Ci ha lasciato
di anni 63
Ne danno il triste annuncio il marito AUGUSTO, i figli RENATO con CRISTINA, ALDA con ANGELO, i nipoti ALFEO e LORENZO, il fratello PAOLO con ROSANNA, cognati, cognate e parenti tutti.
I funerali avranno luogo nel cimitero di Sarnico lunedì 12 agosto alle ore 10 con rito dei testimoni di Geova partendo dall'abitazione di Via Spartana n. 30.
Una veglia in abitazione domenica alle ore 17.
Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia funebre.
Sarnico, 9 agosto 2013
Tutti noi della COOPERATIVA IL BATTELLO siamo vicini a te Augusto e ai tuoi familiari per la perdita della cara
Sarnico, 10 agosto 2013
Carmen con Laura, Anselmo e Paolo
AURELIA e PIERO con GIORGIA, ARIANNA e SIGI si stringono in un abbraccio a Gusto e famiglia per la perdita della cara
Sarnico, 10 agosto 2013
Il Consiglio di Amministrazione e tutto il Personale dell'ASILO FACCANONI DI SARNICO partecipano al lutto di Gusto e di tutta la famiglia Savoldi per la scomparsa di
Sarnico, 10 agosto 2013
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La cucina è amore per il prossimo. Quando un genitore prepara per i suoi bambini dei pasti nutrienti, lo fa per garantire loro il piacere di una vita sana. Quando una nonna trascorre la domenica mattina a friggere le melanzane per cucinare la parmigiana più saporita al mondo, lo fa per stampare un sorriso sul volto dei nipotini. La cucina, però, è anche e soprattutto amore per la vita. Per sopravvivere, si deve mangiare. Preparandoci il pranzo, stiamo scegliendo di continuare a vivere. Ingegnandoci per renderlo delizioso, stiamo dando un buon sapore e un buon gusto a questa sopravvivenza. Nelle necrologie dello scorso decennio ci sono numerose persone che operavano in campo gastronomico e che omaggiavano ed enfatizzavano, con le loro attività, il gusto della vita. Racconterò le storie di tre personaggi che hanno lasciato un tocco della loro essenza e dell’amore che li caratterizzava nei piatti che preparavano. Melania Giovita ha dato dolcezza alle giornate di molti sarnicesi e ai turisti. Gestiva, insieme al marito Augusto Savoldi, la gelateria «Mej», a Sarnico. Augusto aveva ereditato la «Mej» da sua mamma Bartolomea, la quale a propria volta aveva iniziato a gestire la gelateria dopo la sua mamma Maria. Melania, per quarant’anni, è stata dietro il banco colorato della «Mej», che è famosa in tutta la bergamasca. Ai passanti accaldati che si fermavano davanti al chiostro per rinfrescarsi gustando un bel gelato, rivolgeva sempre radiosi sorrisi. Aveva una parola buona per tutti ed addolciva le giornate dei turisti e dei locali che passeggiavano sul lungolago con i deliziosi gelati preparati nel laboratorio in via Tresanda. Luigi Esposito Jorio era il titolare delle pizzerie «Il galletto d’oro» di Mozzo e «Il galletto d’oro 2» di Martinengo. Le pizze che preparava rappresentavano un omaggio pieno di amore a Napoli, la sua città di origine, ma anche a Bergamo, la città che lo aveva accolto. L’impasto era quello tradizionale napoletano, con il cornicione soffice e alto. Al tempo stesso, però, molti degli ingredienti utilizzati erano tipici della bergamasca. Basti pensare alla pizza con polenta morbida, funghi porcini e cotechino. Le sue pizze sono state riconosciute dall’ente certificatore della pizza napoletana «a regola d’arte», da cui Luigi Esposito ha anche ricevuto «Il cornicione d’oro» per la migliore professionalità. Il «maestro della pizza» è stato presidente dell’Accademia italiana della pizza e consigliere dell’Associazione cuochi bergamaschi. Pino Capozzi ha goduto di un grande successo per l’«Agnello d’Oro», il «Città dei Mille» e il «GuglielMotel», i locali da lui aperti. Non bisogna dimenticare, però i riconoscimenti che Capozzi ha ricevuto in ambito gastronomico. Per due anni, infatti, ha vinto il concorso «Alfiere della gastronomia». Poi, è anche diventato presidente dell’Unione italiana ristoratori. Viaggiava il mondo per far conoscere la sua cucina e per imparare da quella degli altri. Per 25 anni, ad esempio, ha partecipato al «Concurso internacional de fideuà» nella città di Gandìa. Ha rappresentato la tradizione gastronomica italiana in manifestazioni internazionali in Brasile, in Ecuador, in Messico, negli Stati Uniti, in Francia e in Germania. Dimostrazione della sua gran passione per la diffusione della buona cucina è anche il libro «Il Riso». Il volume, scritto da Pino Capozzi insieme ad Ave Ninchi, è colmo di ricette per la preparazione del risotto, di cui Capozzi era un vero maestro. Le storie di questi tre individui sono diverse tra di loro. Ciascuna di queste persone, però, ha dimostrato, a modo proprio, che la preparazione del cibo è una forma di amore. L’amore è allegria. Melania donava, con i gelati che distribuiva sorridente, allegria a chi passeggiava per Sarnico. L’amore è unione. Luigi Esposito univa le tradizioni di città diverse nei suoi piatti. L’amore è condivisione. Pino viaggiava per il mondo e scriveva libri per far assaporare agli altri ciò che preparava.
Archivio de L’Eco di Bergamo