Dina Bellaviti moriva a Zogno nel maggio del 2014. La sua giovinezza però la trascorse a Seregno e poi, per molti anni, lavorò insieme al marito in un bar di Lambrate. Con la pensione scelse Zogno, località dove trascorreva le vacanze, con i suoi figli. Amava il territorio di Zogno e della Valle Taleggio e aveva molti amici lì. Peraltro suo padre era stato commerciante di formaggi in Valle Taleggio e già da bambina frequentava queste valli. Bellaviti era una donna che cercava sempre di essere informata, ogni giorno leggeva almeno due quotidiani. Venne a mancare qualche mese dopo aver compiuto 100 anni, traguardo per il quale il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti si congratulò con lei portandole una pergamena e un mazzo di fiori.
Archivio de L’Eco di Bergamo