Emilia Bortolotti fu la presidentessa della sezione Avis di Sarnico, a cui lei stessa aveva dato vita. Tutto prese avvio, come in molte delle storie che accadono nelle nostre vite, quando sua mamma stava male e Emilia si sottopose a una trasfusione per salvarla, in un periodo (gli anni Cinquanta) in cui era ancora rischioso farlo. Lo fece senza indugio perché Emilia ha sempre creduto nella scienza e nel ruolo determinante dei medici che sanno leggere i bisogni profondi dei malati. La madre, grazie alla generosità della figlia, guarì dalla malattia che la aveva colpita. Fu allora che Emilia Bortolotti si rese conto pienamente dell’importanza, a livello umano, della donazione del sangue. Decise quindi, nel 1960, di fondare la sezione Avis di Sarnico, e ne diventò poi presidentessa. Continuò a mandare avanti questa carica fino alla sua morte. La scomparsa di Emilia Bortolotti, l’11 agosto 1995, lasciò commossi i suoi compaesani e i suoi colleghi, che ne ammiravano non solo l’umanità e la solidarietà, ma anche la determinazione e la professionalità. Per il suo successo e per le sue iniziative, Emilia Bortolotti ricevette numerosi riconoscimenti. Le fu attribuita la croce d’oro per aver raggiunto le cento donazioni e nel 1990 fu insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. Le venne inoltre attribuita la presidenza onoraria della locale sezione Aido che il suo defunto marito aveva contribuito a fondare a Bergamo e in Italia.
Archivio de L’Eco di Bergamo