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A trenta giorni dalla morte, L’Eco di Bergamo del 30 gennaio 1994, ricordava la figura del rag. Cesare Gotti di Bergamo. Impiegato per circa 40 anni all’Istituto Previdenza Sociale della città, dove non faceva mai mancare la sua vicinanza agli ammalati che visitava, il suo tempo libero lo dedicava principalmente alla passione del gioco delle bocce. Iniziò sin da ragazzo e si conquistò vittorie provinciali e nazionali. La sua casa era diventata un mini museo di riconoscimenti e di premi d’ogni forma. Per molti anni fu presidente in varie società sportive bocciofile e non sono mai mancati i suoi preziosi consigli, che dava a tutti, in particolar modo ai giovani.
Archivio de L’Eco di Bergamo