A poco più di un anno dalla morte dell’alpino Angelo Rota di Almenno San Bartolomeo, L’Eco di Bergamo pubblica un ricordo scritto in suo onore dall’amico Oreste Pirovano. Quest’ultimo racconta un momento che ha segnato permanentemente Rota. Nella ritirata di Russia del 23 gennaio 1943, l’alpino è stato travolto da un’autoblindo tedesca. A salvargli la vita è stato il compaesano Cesare Gavazzeni, che ha ricevuto per questo una medaglia d’oro dal Comune di Almenno San Bartolomeo. Entrambi sono entrati nei lager tedeschi, ma entrambi si sono salvati. Tornato dal campo di concentramento, Rota ha organizzato, con i fratelli Giacomo e Federico e le sorelle Letizia, Gina e Vittoria, il raduno dei reduci del Gruppo Bergamo, che si è tenuto nella casa patriarcale ad Almenno San Bartolomeo per cinquant’anni.
Archivio de L’Eco di Bergamo